PICCOLA CHIRURGIA ORALE IMPLANTOLOGICA E DI BASE

Implantologia a carico immediato

Per piccola chirurgia orale si intendono tutte quelle terapie chirurgiche limitate al cavo orale e che sono compatibili con la struttura ambulatoriale. La piccola chirurgia spesso permette di ripristinare la salute del cavo orale, non solo mediante estrazioni dentarie (semplici o complesse) ma anche mediante interventi di plastica gengivale o di rimozione di formazioni cistiche.

Vengono effettuate altresí biopsie ed asportazioni delle neoformazioni dei tessuti molli. Eseguiamo inoltre interventi di chirurgia orale implantologica osteointegrata per la quale dobbiamo aspettare circa 5/7 mesi prima di eseguire la protesi definitiva, e nel frattempo posizionare una protesi mobile.

Eseguimo anche interventi di implantologia a carico immediato, grazie alla quale possiamo cementare dei provvisori fissi precedentemente preparati, e procedere immediatamente per la realizzazione della successiva protesi fissa.

Tutti gli interventi di piccola chirurgia orale di base
che normalmente si possono attuare nel nostro studio dentistico:

Estrazioni dentarie

(denti e radici)

Nello studio dentistico effettuiamo tutti i tipi di estrazioni dentarie e di radici ponendo particolare attenzione alle problematiche dolorose con uso di anestetici sia spray che iniettati, dopo verifica delle eventuali intolleranze.

Incisione di ascessi

Gli ascessi dentali sono una raccolta circoscritta di pus in una cavità formatasi per distruzione di tessuti, delimitata da una membrana. In caso di presenza di un ascesso la gengiva si presenta arrossata e dolente alla pressione, la guancia si presenta spesso gonfia; il dente può presentare mobilità e si accusano dolori alla pressione masticatoria. Alcune volte si può avere la presenza di una fistola sulla gengiva che altro non è che lo sbocco all'esterno del processo infettivo da cui fuoriesce il materiale purulento. Uno degli interventi di piccola chirurgia orale eseguiti nel nostro studio è l'incisione degli ascessi dentali, la loro pulizia e sterilizzazione. Il risulato è di ridurre il gonfiore ed il dolore in tempi rapidi. È possibile affiancare una terapia antibiotica per bocca o parenterale (intramuscolo) nei casi di ascessi più gravi

Estrazione di denti del giudizio complessi

(estrazioni dentarie)

Nei tempi moderni, per cause legate allo sviluppo filogenetico del genere umano, sono poche le persone che possiedono lo spazio sufficiente per accogliere i denti del giudizio, definiti anche terzi molari o ottavi (che erompono di solito fra i 17 e 21 anni). In circa 9 persone su 10, almeno un dente del giudizio rimane coperto parzialmente o totalmente dalla gengiva e non trova quindi il suo spazio nel cavo orale, e può andare ad intaccare la corretta posizione e la salute degli altri denti o della bocca perché causa di ripetute infezioni.

Il segreto del corretto trattamento sta nell'esaminare attentamente le radiografie della bocca. Il chirurgo può capire se il dente può causare problemi nello sviluppo futuro e quindi consigliare la rimozione prima che il dente del giudizio sia arrivato alla maturazione finale. L'estrazione nei pazienti giovani è molto più facile perché le radici del dente non sono ancora sviluppate e perché l'osso circostante il dente è più tenero, le possibilità di danneggiare le strutture circostanti sono minori e la guarigione più veloce.

Estrazione di cisti

La cisti è un un sacco membranoso contenente liquido, sostanza molle e gas.
Esistono varie tipi di cisti:

  • cisti dentarie: formazioni cistiche che interessano un dente o i suoi tessuti di sostegno. la cisti dentaria può determinarsi per errori di sviluppo dei tessuti deputati all'odontogenesi o per stimolo infiammatorio.
  • cisti follicolari: formazioni cistiche caratterizzate dalla presenza di un dente la cui corona è contenuta nella cavità cistica mentre la radice ne è al di fuori ed in rapporto con l'osso circostante
  • cisti radicolari: cisti di origine infiammatoria, compaiono a livello della radice e sono originate da processi granulomatosi
  • cisti residue: cisti radicolari che residuano all'avulsione del dente con il quale erano in rapporto risultando isolate nel contesto osseo
  • cisti traumatiche: conseguenti ad un trauma o ferita

Apicectomia

L'apicectomia è l'eliminazione chirurgica dell'apice del dente, dell'infezione attorno e la chiusura (otturazione retrograda) del canale aperto.

Le apicectomie dei mono radicolati (incisivi e canini superiori o inferiori) sono le più semplici; una maggiore difficoltà presentano invece quelle sui molari, difficoltosa per il numero di canali (tre nei superiori e due negli inferiori) e sopratutto per la difficoltà di visualizzare il campo operativo, e premolari.

L'apicectomia é indicata per quei casi in cui c'è ostruzione del canale, naturale o artificiale (uno strumento canalare o un perno non rimovibile). In presenza di un granuloma e di un canale non pervio (non raggiungibile dagli strumenti canalari), si ricorre all'apicectomia che comunque è un intervento invasivo e debilitante (il dente perde lunghezza e durata)

Gengivectomia

La gengivectomia è l'escissione chirurgica della gengiva a livello dell'attacco per la creazione di una nuova gengiva marginale che consiste nell’asportazione della parete molle della tasca gengivale per ottenere la guarigione del processo infiammatorio e un nuovo attacco epiteliale sul dente. Può essere completata con la gengivoplastica.

Di fatto nei più gravi casi di perdita gengivale è possibile ridare al dente la gengiva aderente persa ricorrendo ad una specie di trapianto ovvero un innesto di gengiva prelevata dal palato.

Innesti di osso sintetico

L'osso sintetico artificiale è l'HTR polimero che induce la crescita di nuovo osso.

Gli innesti di osso sintetico si applicano in diversi campi: là dove si vogliano riparare difetti parodontali e ossei, quando si desideri favorire un mantenimento di tessuto osseo, ed in quelle situazioni in cui si operi per ottenere un rialzo di cresta.

Frenulectomia

Con il termine frenulectomia s'intende il riposizionamento o la rimozione chirurgica del frenulo. L'intervento di frenulectomia si esegue per facilitare la stabilità delle posizioni dentali una volta chiuso un diastema incisivo (intendendo con tale termine uno spazio interdentale eccessivo non prodotto dalla caduta o dall'estrazione di un dente) se è presente un frenulo "tetto-labiale", o per alleviare la trazione esercitata verso il basso sulla lingua (frenulo linguale) da un frenulo corto linguale.

Quando il frenulo ha inserzione ampia ed è a composizione prevalentemente muscolare può essere indicata la frenulectomia: l'intervento si esegue in anestesia locale ed è necessaria una piccola sutura.

Con le tecniche e gli anestetici moderni questi interventi di chirurgia orale una volta ritenuti dolorosi e spiacevoli si possono eseguire in modo assolutamente indolore. Grazie agli strumenti di ultima generazione come il laser (vedi studio dentistico), l'intervento stesso è molto più breve di un tempo e anche il tempo di guarigione si è ridotto al minimo.